Test Nutrizionali

Test Benessere Intestinale

Sono note ormai da anni le correlazioni tra il microbiota intestinale ed i vari organi, che risentono delle alterazioni della permeabilità intestinale.

Le manifestazioni cliniche sono le più disparate e dipendenti dalla gravità della situazione e dal ritardo diagnostico. Sempre più persone accusano, infatti, problemi gastro-intestinali come gonfiore addominale, alterazioni dell’alvo, difficoltà digestive con nausea ed eruttazioni profuse, alitosi, dolore addominale. Tuttavia, quando la problematica è di lunga data, cominciano a comparire anche sintomi sistemici, come cefalea, sintomi genito-urinari, prurito anale, alterazioni del sonno, acne/rosacea, stanchezza cronica, artralgie.

Se  a tutto ciò si sommano dei fattori di rischio molto comuni, come la presenza di malattie autoimmuni (in primis l’ipotiroidismo), lo stress cronico, l’abuso di farmaci, in particolare di protettori gastrici ed antibiotici, si capisce immediatamente come la disbiosi intestinale sia un problema molto frequente e spesso sotto-diagnosticato.

Una volta escluse le più comuni cause organiche di disconfort intestinale, soprattutto quando i sintomi sono di lunga data, bisognerebbe rivolgere la nostra attenzione alla valutazione delle patologie funzionali dell’intestino, che possono essere valutate per mezzo di test semplici e per nulla invasivi, come test urinari, breath test e test fecali,  a seconda della necessità. Una volta rilevata la problematica, verrà quindi messa a punto una strategia opportuna al fine di ripristinare l’equilibrio.

Il test viene eseguito direttamente a casa dal paziente stesso tramite il prelievo di urina/feci o respiro a seconda del tipo di test e verrà poi spedito ad un laboratorio di analisi che, nel giro di qualche giorno, invia il referto direttamente al paziente o allo specialista indicato da quest’ultimo.

Il referto verrà poi utilizzato dal professionista per costruire una dieta ed una integrazione su misura, volta alla riduzione dei sintomi ed al ripristino della eubiosi.

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Esempi di test richiedibili:

Breath test al lattosio
Dysbio Check
Inflammation check
Digestion check
Parassitology check
Microbioma check
Breath test al lattulosio ed al glucosio
Test fecale per H.pylori
Pro flora check

Test
Lipidomici

L’analisi lipidomica permette di analizzare la composizione in acidi grassi della membrana cellulare, che, se alterata può compromettere gravemente lo stato di salute del soggetto. Tutto ciò comporta la formazione di fenomeni molto frequenti come il gonfiore intestinale, la cattiva digestione, le allergie, le intolleranze, le dermatiti che in realtà non sono altro che sintomi di un problema comune alla base, l’infiammazione.

Gli acidi grassi si suddividono in saturi (SFA), monoinsaturi (MUFA) e polinsaturi (PUFA), il cui equilibrio è fondamentale per vivere in buona salute e garantire il benessere psico-fisico della persona.

SFA e MUFA possono essere introdotti con l’alimentazione, ma anche sintetizzati dall’organismo, mentre i PUFA, in particolare gli Ω3Ω6, sono essenziali, ovvero devono essere assunti dall’esterno, poiché l’uomo è incapace di produrli in modo autonomo.

L’evoluzione della scienza ha portato a definire degli specifici indici che rappresentano il rapporto tra le concentrazioni nell’organismo dei diversi tipi di acidi grassi e la quantità totale degli stessi.

I rapporti valutati sono i seguenti:

  • SFA/MUFA;
  • Ω3 INDEX;
  • TRANS FAT INDEX;
  • AA/EPA

Tali indici forniscono, quindi, delle importanti informazioni, permettendo d’intraprendere le necessarie correzioni del proprio stile di vita, in caso di carenze e/o di rapporti sballati.

Il test viene gestito in totale autonomia dal singolo paziente tramite un autoprelievo di sangue capillare e viene poi spedito ad un laboratorio di analisi che, nel giro di qualche giorno invia il referto direttamente al paziente stesso o allo specialista da lui indicato.

Il referto verrà poi utilizzato dal professionista per costruire una dieta su misura, tarata cioè sugli specifici risultati ottenuti dal test al fine di ridurre l’infiammazione eventualmente riscontrata.