Noi donne lo sappiamo bene quanto possa essere debilitante un attacco di cistite, soprattutto con questo caldo. E lo sappiamo bene anche perché, per questioni anatomiche, per noi è molto più frequente soffrire di questa patologia rispetto ai maschietti (siamo sempre molto fortunate).
La cistite: cos’è e come si manifesta
La cistite è un’infezione acuta delle basse vie urinarie, generalmente causata da un batterio, l’Escherichia Coli di solito di origine fecale.
Il sesso femminile sembra essere più predisposto a questo tipo di problema rispetto a quello maschile, sia per motivi anatomici, sia per i frequenti rapporti sessuali, sia per l’uso di contraccettivi o antimicrobici locali che possono alterare il già sottile equilibrio della flora batterica vaginale. A questo dobbiamo associare i fattori ormonali legati ad esempio al ciclo mestruale oppure alla gravidanza o alla menopausa.
Al termine di cistite si associano i seguenti sintomi: pollachiuria, ovvero la minzione frequente e dolorosa, che si associa spesso anche a bruciore, ematuria, ossia la presenza di sangue nelle urine, che spesso sono torbide e maleodoranti ed una sensazione di vescica non completamente svuotata. A volte possono comparire anche sintomi sistemici, come febbre o nei casi più gravi pielonefrite.
Caratteristica tipica della cistite è la recidività, ovvero la possibilità che questa patologia si manifesti nuovamente a distanza di poco tempo, nonostante un’adeguata profilassi antibiotica.
Ecco che la prevenzione è d’obbligo e, dunque, in questa fase mantenere un’adeguata alimentazione diventa estremamente importante.
La dieta per la salute delle vie genito-urinarie
1. Bere molta acqua: essere correttamente idratati è una prerogativa, ma lo diventa ancora di più se si soffre di cistite, soprattutto con questo caldo, in cui vengono persi molti fluidi corporei con il sudore. Nello specifico, l’acqua svolge la straordinaria funzione di diluire i batteri presenti nel tratto genito-urinario, mantenendolo pulito ed impedendo l’adesione batterica. Io consiglio sempre di utilizzare un‘acqua oligominerale a basso residuo fisso, che ha l’effetto diuretico più potente;
2. Incrementare il contenuto di fibra: poiché molti batteri provengono dal colon, mantenere l’intestino pulito è importante tanto quanto bere molta acqua. Un corretto transito intestinale, infatti, impedisce il ristagno dei microrganismi e minimizza le possibilità di cistite;
3. Evitare spezie piccanti, come il peperoncino o il pepe e gli alcolici o i formaggi stagionati o erborinati soprattutto in corso di attacco acuto. Essi, infatti, possono irritare la parete della mucosa genito-urinaria e peggiorare o esacerbare i sintomi;
4. Ridurre il consumo di grassi saturi e di carboidrati semplici a favore di quelli complessi e non raffinati ricchi di fibra;
5. Prediligere i cibi che acidificano le urine (e ricchi anche in vitamina C) ma che contemporaneamente mantengono un indice glicemico basso: questi alimenti creano un ambiente sfavorevole all’adesione batterica e riducono le possibilità che E. Coli attecchisca a livello della mucosa genito-urinaria. E’ possibile ad esempio arricchire la dieta con legumi, formaggi magri, carne magra, pesce, cereali integrali, frutta secca, frutta fresca come frutti di bosco, kiwi, prugne, anguria
Come puoi vedere, quindi, le diete alcaline che vanno tanto di moda, non sempre sono indicate, anzi nel caso della cistite sono addirittura controproducenti.
6. Curare la flora batterica: questo tra tutti è sicuramente il consiglio principale. Per anni ci si è rivolti, infatti, al trattamento del sintomo e non della causa della cistite. Ho un batterio, benissimo prendo l’antibiotico per debellarlo e forse l’infezione mi passa. Tuttavia quella molecola che ho assunto per farmi stare meglio in realtà ha un effetto collaterale enorme, ovvero distrugge la flora batterica intestinale, il principale alleato per dire addio a questo problema. Il risultato è che molto probabilmente la cistite ti passerà per un po’di tempo, salvo poi ripresentarsi e spesso più aggressiva di prima. Prenditi un po’di tempo per arricchire la tua alimentazione con gli alimenti vivi e fermentati, come lo yogurt, il kefir, il pane germogliato o le verdure fermentate. Le straordinarie capacità di competizione dei microrganismi intestinali, non possono assolutamente competere con l’attività di un composto chimico, nato solo per combattere un sintomo.
Dalla natura uno straordinario rimedio
Il cranberry o mirtillo rosso è un piccolo arbusto originario del Canada e degli Stati Uniti (per questo spesso è noto anche come mirtillo americano), noto per la sua azione disinfiammante ed antibatterica.
La sua attività sembra essere legata al contenuto in proantocianidine (PAC), dei polifenoli che bloccano l’adesione di E. Coli alla parete batterica intestinale.
In commercio lo si può trovare come bacca essiccata oppure sottoforma di estratto secco in bustine o compresse. Ci sono ditte che addirittura lo commercializzano come liquido da diluire in acqua, in modo tale da costringere il soggetto a bere.
Io spesso lo consiglio sottoforma di polvere, perché il sapore acido è facilmente mascherabile aggiungendolo a smoothie o frullati oppure, abbinamento perfetto, associato allo yogurt per fare il pieno di fermenti lattici.
L’importante è continuare la cura almeno per un paio di mesi e vedrai che la cistite sarà solo un brutto ricordo.